Ecografia Vescicale e Prostatica per via sovrapubica

By: | Tags: | Comments: 0 | Giugno 20th, 2015


Che cos’è?

L’ecografia vescicale è un esame indolore, non invasivo e privo di effetti collaterali. Tale metodica non richiede l’utilizzo di mezzi di contrasto o radiazioni ionizzanti, e pertanto può essere eseguita anche in età pediatrica e in gravidanza. L’ecografia vesciale viene eseguita per mezzo di una sonda ecografica convessa che emette ultrasuoni. Tale strumento viene posto dal medico sulla porzione inferiore dell’addome, in sede sovrapubica, esercitando una lieve pressione dello stesso per consentire una buona visualizzazione della vescica. E’ fondamentale per una buona visualizzazione che la vescica sia repleta, cioè ben distesa per la presenza di urine.


A che cosa serve?

L’ecografia vescicale viene utilizzata per la diagnosi di neoformazioni, diverticoli o calcolosi vescicale e per la valutazione del residuo post-minzionale, cioè della quantità di urine che rimane in vescica dopo aver urinato. E’ possibile inoltre eseguire una valutazione di massima della morfologia e delle dimensioni della prostata, tuttavia l’esame della prostata per via sovrapubica dà informazioni solo generiche e non specifiche quanto l’esame prostatico eseguito per via transrettale.


Come si svolge?

L’esame viene condotto solo quando il paziente ha un discreto stimolo minzionale e viene eseguito in posizione supina (a pancia in su). Viene applicato sulla cute un gel che consente una maggiore trasmissione degli ultrasuoni emessi dalla sonda e conseguentemente una migliore visualizzazione. Si applica quindi una leggera pressione della sonda ecografica in sede sovrapubica.   In alcuni casi può essere richiesto al paziente di urinare dopo aver condotto l’esame e di porsi nuovamente in posiziona supina per rieseguire nuovamente la valutazione ecografica per scoprire il residuo postminzionale, cioè la quantità di urina residua dopo la minzione.


Che norme di preparazione occorrono?

L’unica norma di preparazione richiesta è quella di presentarsi in ambulatorio a vescica piena o quanto meno di portare con sé una bottiglia d’acqua da bere in attesa dell’esame. E’ bene inoltre che il paziente abbia con sé tutti gli esami ecografici eventualmente già effettuati riguardanti il problema urologico; eventuali esami del sangue e delle urine recenti, anche se eseguiti per altri motivi. Per permettere una valutazione ecografica esaustiva, è inoltre di fondamentale importanza  che sia chiaro ed indicato al Medico che esegue l’ecografia il cosiddetto “Quesito Clinico”. Con tale termine si indica la diagnosi già accertata o sospettata, oppure il sintomo prevalente identificati dal Medico Curante del Paziente o dallo specialista che richiede l’effettuazione dell’esame ecografico. La conoscenza del Quesito Clinico consente al Medico Ecografista di conoscere il motivo della richiesta dell’esame e dunque formulare risposte clinicamente precise rispetto al quesito posto.
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